Monday, June 05, 2006

Genetic Quiz

A fly geneticist understands how genes make organisms work pretty much the way a kid plays with toys. By pulling them apart piece-by-piece and observing what goes wrong. That way we can assign a function to every gene. The flies without-a-piece are called mutants and we name mutants as a kid would do too: after their appearance. Say you are looking at a mutant fly that has no wings. Well the mutated gene must do something during the development of the wings! How do you call that mutant fly? Wingless, of course! No eyes? Big deal: Eyeless. White eyes? well, duh, White! Sometimes you use your language and it might not be English: Fused embryonic segments: Fushi Tarazu; Japanese for "fused segments". Too many hairs? Tout Volu; French for "hairy". Talking about kids and toys, one pertaining example is the Ken and Barbie mutant that.... lack external genitals! This system springs from necessity rather than delight because we obviously break the toy and name the mutant to tell the function of the gene. Following this lead we might find more about the gene and want to rename the gene appropriately. Usually the old name resists because of its imagery.

Here’s a little game: Following are images of five different mutant forms of Me. Being a fly geneticists I have named them after their appearance. Can you tell what the affected gene does? Unleash your fantasy. Suggestions from other fly geneticists are most welcome.

1. Belzebut Me
2.Elvish Me
3.TomHanksy Me and G.
4. Polyphemus Me
5. Area51 Me

FYI: All these mutant Me have been generated with the contribution of Steve Jobs. All new Macs now come with a webcam (isight) and a software to run it (photobooth) that allows to add to the snapshot the weirdest effects... This sort of iSight on a bad trip is the living proof that the Apple CEO must have been heavily into dope in his days (still is?).

Thursday, June 01, 2006

Memorial Hiking Day 2

Giorno 2.

Viste vesciche, dolori muscolari e quant'altro decidiamo di prendercela comoda. Visto che il Sequoia e King's canyon national park sono famosi per...le sequoie e il canyon (gli americani si' che hanno il dono della sintesi), decidiamo di visitare entrambi.
Iniziamo con le sequoie che mi fanno sentire decisamente piccolo.

Facciamo anche conoscenza con il generale Sherman, l'albero piu' vecchio del mondo. Ha 2700 anni e li dimostra, ma fa ancora la sua porca figura. Se avesse gli occhi potrebbe dire di averne viste di tutti i colori...

Prima di andare al canyon ci facciamo una passeggiata verso una cima che si chiama "little Baldy" che vuol dire "pelatino". Sul picco diventa ovvio perche' si chiama cosi': e' un gigantesco masso di granito che da lontano assomiglia a una crapa pelata. Qui, visto che siamo energetici, di dedichiamo a sport estremi. Io allo joga.

M. prima tenta di fare a pugni con una marmotta (che pero' alza una buona difesa).

Poi passa al Karate;

Dopo la passeggiata guidiamo verso al canyon. La strada e' spettacolare. Scende come un serpente verso il torrente al fondo del canyon...


...passando per aree con agavi in fiore.

e cascate....


Viene l'ora di rientrare; ma non prima di aver fatto rifornimento....Western Style!

Memorial Hiking Day1

Fotocronaca del nostro weekend lungo al Sequoia e King's canyon national park.

Ore 21 di sabato: finalmente partiamo a bordo di un tostissimo Nissan Pathfinder. Siamo noi due, S., un'allenatissima amica italiana di Palo Alto e G., suo roommate spagnolo. La teoria e': arriviamo ad un campeggio fuori dal parco verso mezzanotte, piantiamo la tenda e il giorno dopo andiamo a farci una bella camminata. La pratica: non troviamo due campeggi che, a quanto pare, esistono solo sulla nostra cartina, troviamo il terzo in riva ad un lago (flat pine lake) ma e' pieno percui, dopo avere perlustrato possibili posti dove andare a dormire, noi decidiamo di dormire in macchina. S. e G., decisamente piu' avventurosi, si mettono a dormire in riva al lago sotto un albero.

Dopo ca. 4 ore di sonno messo a x nel bagagliaio del pathfinder, non sono al mio meglio, ma il panorama e' bellissimo.

Arriviamo al parco e partiamo per un bellissimo sentiero che da Crescent Meadow ci dovrebbe portare a Bearpaw Meadow. Non abbiamo nessuna pretesa di arrivarci dato che il cartello all'inizio del sentiero dice: "Bearpaw 11 miglia". In compenso salendo incontriamo un bellissimo panorama, e bestie di ogni tipo.

Dopo circa 6 miglia (10KM!!) di camminata raggiungiamo il torrente che sara' la destinazione finale della giornata. E troppo profondo e largo; per attraversarlo occorre togliersi gli scarponi.

Sulla sentiero del ritorno, dopo una curvetta, improvvisamente ci troviamo di fronte ad un orso bruno (si', avete letto bene..). Si sta facendo i fatti suoi a lato del sentiero, ma per proseguire dobbiamo passarci a fianco. Non so perche', ma non mi viene da fargli una foto. Ci irrigidiamo un pochino (eufemismo per "ci caghiamo sotto"), ma non panichiamo e camminiamo lentamente senza dare nell'occhio (firuli' firula'..). Svoltiamo di nuovo l'angolo e speriamo che non ci segua...

Non ci segue. All'alba delle sette di sera ritorniamo alla macchina ma io ho sofferto le pene dell'inferno perche i miei scarponcini, che hanno "solo" 15 anni, non collaborano. La tomaia ha deciso di separarsi dalla suola e per qualche ragione sono diventati strettissimi! Gli ultimi 500 metri di sentiero li faccio scalzo. Nella foto la somiglianza con Giucas Casella sui carboni ardenti non e' affatto casuale...


Stavolta optiamo per un pernottamento in un confortevole lodge (chissa' come mai?). G., che non ha problemi con gli orsi, decide di dormire fuori comunque. Forse ha ragione lui, perche' e' una notte senza luna e c'e' un tappeto di stelle che non ci si crede. (segue..)